Alimenti che Contengono Nichel: i Cibi da Evitare in Caso di Allergia

Molti sono gli alimenti che contengono nichel in quantità pericolose per chi è allergico a questo metallo, altre invece sono le categorie di cibi che possono essere consumate tranquillamente. Ecco quali sono i cibi più ricchi di nichel (da evitare) e quelli da moderare.

La popolazione nelle aree più industrializzate consuma abitualmente alimenti che contengono nichel che provocano a determinati soggetti delle reazioni immunitarie sfociando in vere e proprie manifestazioni allergiche.

Generalmente, l’allergia al nichel è causata da un’esposizione prolungata a questo metallo in termini di contatto. Il nichel infatti è uno dei minerali più utilizzati nella produzione di gioielli: chi li indossa può sviluppare delle reazioni cutanee che vanno dal semplice rossore e fastidio alla comparsa di bolle che formano delle croste.

È possibile che tali manifestazioni si diffondano in diverse parti del corpo. Al di là di questa allergia da contatto, ve n’è un’altra correlata all’ingestione degli alimenti. Occorre dire che molti di questi cibi sono di origine vegetale, dal momento che il terreno è pregno del minerale.

Quando ingeriamo il nichel, il corpo reagisce con sintomi di natura gastrointestinale, ad esempio nausea, vomito, dolori addominali e diarrea. Una dieta che indichi i cibi che devono essere eliminati, quelli contenenti elevate quantità di nichel, e alimenti con livelli moderati di cui ridurre il consumo può essere seguita dalle persone allergiche che ne gioveranno certamente in termini di salute.

Alimenti che contengono nichel: i più comuni

Il consumo di alimenti ricchi di nichel aumenta le possibilità di sviluppare una reazione immunitaria. Sebbene non vi siano delle linee guida chiare e degli elenchi specifici che possano essere presi come punto di riferimento, vi sono comunque alcuni alimenti che contengono in misura maggiore il minerale in oggetto.

Questi cibi vanno assolutamente evitati dai soggetti allergici al nichel perché possono provocare importanti reazioni. Ricordiamo che le quantità di nichel possono variare da prodotto a prodotto, pertanto è impossibile disporre di valori esatti.

Detto ciò, in genere i cibi che presentano un livello considerevole di nichel sono quelli in cui le quantità sono superiori a 500 μg/kg per 100 gr di alimento. Cibi che invece possiamo consumare a piccole dosi sono quelli i cui valori si aggirano intorno ai 100-300 μg/kg e che vedremo più avanti.

Concentriamoci adesso su quegli alimenti che contengono nichel in quantità pericolose:

  • Frutta secca La frutta secca, in particolare mandorle, arachidi, noci e nocciole contengono più nichel rispetto alla comune frutta fresca e vanno evitati in caso di allergia.
  • Alcuni tipi di cereali Parliamo principalmente di cereali integrali come l’avena e di conseguenza i prodotti derivati da essa, come farine e crusca. Oltre all’avena ricordiamo il miglio e il grano saraceno.
  • Pomodoro Molti medici condividono il pensiero che il pomodoro, consumato in qualsiasi sua forma, possa peggiorare un’allergia conclamata al nichel.
  • Cacao e cioccolato Il cacao e il cioccolato fondente contengono elevate quantità di nichel, fino a circa 10 mcg per grammo di prodotto.
  • Lenticchie Anche i legumi devono essere evitati, in particolare ricordiamo le lenticchie, i ceci e i fagioli rossi.
  • Cibi in scatola Sono da escludere tutti quei cibi che vengono conservati in lattina, dal momento che questi contenitori contengono nichel che, purtroppo, si trasferisce agli alimenti.
  • Alcune tipologie di bevande In una dieta povera di nichel facciamo attenzione anche alle bevande che contengono cacao, caffè nonché, tutte quelle in lattina.
  • Latte e derivati Il latte animale e i formaggi, soprattutto quelli freschi e spalmabili, insieme anche allo yogurt sono sconsigliati.
  • Liquirizia La ritroviamo in caramelle, tisane o come esaltatore del gusto in cibi e bevande. Tuttavia, la radice presenta una quantità di nichel minore, pari a 4 mg per 100 gr.
  • Alimenti lavorati industrialmente I cibi lavorati rientrano nel nostro elenco degli alimenti che contengono nichel dal momento che vengono trattati con macchinari in cui sono presenti leghe metalliche, come il nichel. Pertanto, anche in questo caso il minerale va a contaminare gli alimenti con i quali entra in contatto.

Alimenti che contengono nichel in dosi medie e discrete

Esistono poi alcuni cibi con minore quantità di nichel che possono essere tuttavia consumati in quantità ridotta e in base alla sensibilità del singolo soggetto allergico. Il loro consumo, sebbene limitato, potrebbe infatti dar sempre luogo ad una reazione allergica cutanea o gastrointestinale più o meno importante. Tra questi possiamo ricordare:

  • Alcuni ortaggi e verdure, come ad esempio gli asparagi, i broccoli, i fagiolini (circa 500 μg), le patate e i piselli.
  • Il lievito chimico (tra i 200 e i 500 μg) insieme a prugne e mirtilli.

Gli alimenti che contengono nichel in dosi minori comprendono:

  • Alcuni cereali come il mais, la quinoa, l’amaranto
  • Frutta come pere, albicocche (circa 100 μg), uva passa, mele e banane
  • Verdura come carciofi e spinaci (meno di 500 μg).

Nichel negli alimenti: fattori che incidono

Occorre sottolineare che il nichel negli alimenti è sempre presente in maniera variabile poiché vi è una moltitudine di fattori che entrano in gioco e che influenzano i livelli del minerale all’interno dei cibi.

Questi sono i fattori variabili più comuni:

Terreni contaminati Le coltivazioni in prossimità di impianti industriali sono più ricche di nichel, in quanto si tratta di un elemento presente in queste strutture che si disperde nell’ambiente con facilità. Anche l’uso di fertilizzanti aiuta ad aumentarne il contenuto nel terreno.

Falde acquifere Vale il medesimo discorso del terreno. Corsi d’acqua che si trovano in prossimità di industrie o di discariche sono inquinati, di conseguenza le tossine e i composti pericolosi invadono i terreni e le colture.

Pentole in metallo Non dobbiamo sottovalutare la cottura dei cibi. A temperature elevate le pentole in nichel rilasciano questo minerale che viene assorbito dall’alimento. Occorre utilizzare quando possibile pentole che siano costituite di altri metalli o in vetro pirex. Preferiamo inoltre utensili di legno a quelli metallici.

Contenitori per la conservazione dei cibi Anch’essi soggetti al rilascio del nichel, devono essere evitati soprattutto quando conserviamo cibi moderatamente acidi, che corrodono i materiali.

Acqua del rubinetto Potrà sembrare strano ma i cibi che contengono nichel possono aumentare le quantità dello stesso anche in relazione all’acqua che adoperiamo per cuocerli o lavarli. Una buona regola è quella di non utilizzare mai l’acqua che esce subito dal rubinetto poiché contiene residui di metalli diversi, ma farla scorrere per qualche minuto.

Dieta povera di nichel: alimenti sicuri

Come è evidente non sempre è possibile riuscire a capire quale sia la quantità effettiva di nichel negli alimenti che consumiamo. Alcuni di essi possono tuttavia essere considerati sicuri e innocui:

  • Frutta fresca Ad eccezione di quelle tipologie di frutta menzionate prima, in generale, la frutta fresca può essere consumata senza particolari preoccupazioni di incorrere in reazioni avverse. Via libera quindi a fichi, pesche, melone e agrumi.
  • Cereali È consigliabile consumare riso, farina di grano, amaranto, kamut e i vari prodotti da essi derivati, sia sotto forma di pasta che di prodotti da forno.
  • Funghi Contengono nichel per meno di 100 μg al chilo.
  • Insalate In questo insieme inseriamo diversi tipi di verdura come lattuga, radicchio e finocchi.
  • Melanzane Anche le melanzane contengono una quantità di nichel simile ai funghi e pertanto possiamo adoperarle per cucinare qualsiasi tipo di piatto, insieme, ad esempio a carote e zucchine.
  • Cetrioli Sono tra quegli alimenti che contengono nichel in minori quantità dal momento che sono principalmente costituiti da acqua e fibra.