La maggior parte delle persone del mondo occidentale ne soffre: è la sindrome del colon irritabile. Si tratta di una delle patologie più diffuse dei nostri tempi per la quale non esiste una “reale” cura. Ma a cosa ci riferiamo quando parliamo di colon irritabile? Definita anche colite spastica, la sindrome del colon irritabile è una condizione che interessa, in parte o tutto il colon, sede in cui avviene l’assorbimento dei nutrienti e l’espulsione dei materiali di scarto. Questa patologia colpisce prevalentemente le donne e si presenta con una sintomatologia che varia da persona a persona.
Tra i più sintomi del colon irritabile che consentono al medico di identificare la patologia troviamo dolore addominale, pancia gonfia, meteorismo e alterazioni dell’alvo (stitichezza e diarrea a periodi alterni). In questi casi bisogna apportare delle modifiche alle proprie abitudini, vale a dire, scegliere una dieta per il colon irritabile adeguata che comprenda l’eliminazione di determinati alimenti che potrebbero irritare maggiormente l’intestino, godersi il momento del pasto, limitare lo stress e consumare erbe che rilassano le pareti intestinali.
Sindrome del Colon Irritabile: Cause Comuni
Sebbene il colon irritabile sia tra le patologie più comune riscontrate nella popolazione, non è ancora ben chiaro cosa lo scateni. In realtà, le cause sono molte. All’origine può esservi una predisposizione genetica per cui l’intestino non funziona correttamente. Un altro fattore scatenante è la flora batterica intestinale: le sue alterazioni possono influire sulla motilità intestinale (e pertanto è bene capire cosa mangiare con il colon irritabile per ripristinarne l’equilibrio) poiché i batteri, tra le cui funzioni vi è la fermentazione degli alimenti, possono dare luogo a putrefazioni scatenando crampi addominali, grandi quantità di gas e diarrea.
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Altro fattore fondamentale è lo stress. In individui che soffrono di colon irritabile, l’intestino è particolarmente sensibile agli stress quotidiani (lavoro, famiglia) e reagisce provocando sintomi talvolta invalidanti. Avere un carattere particolarmente ansioso unito ai ritmi frenetici ai quali siamo sottoposti ogni giorno, non fa che peggiorare la situazione.
Colon Irritabile: Sintomi e Diagnosi
Non stupisce che i principali sintomi del colon irritabile siano legati all’apparato gastrointestinale. Al primo posto troviamo pancia gonfia e dolore addominale, concentrato nel basso ventre, dopo i pasti principali. A seguito di tali sintomi possono presentarsene altri, ad esempio, la stipsi oppure la diarrea; generalmente, si verificano entrambi ma in periodi alternati. È inoltre possibile che compaiano disturbi legati alla digestione: nausea, borborigmi prolungati, mal di testa ecc.
Ma come si arriva ad una diagnosi di colon irritabile? Occorre innanzitutto escludere altre malattie che provocano gli stessi sintomi, ad esempio intolleranze alimentari, celiachia, malattie infiammatorie intestinali. Uno strumento utile sono i Criteri di Roma III: se si presentano in modo continuativo per più di tre mesi determinati sintomi (tipici della sindrome del colon irritabile) è quasi certo che si soffra di colite spastica. Altri esami diagnostici includono ecografia addominale, ed esami invasivi come la colonscopia.
Dieta per Colon Irritabile: Cosa Mangiare e Cosa Evitare?
Seguire una dieta per il colon irritabile è fondamentale per ritrovare il proprio benessere. Sebbene sia sempre consigliato rivolgersi ad un nutrizionista o dietologo quando si vogliono intraprendere nuovi regimi dietetici, vogliamo fornire un quadro riepilogativo che mostri cosa mangiare e cosa evitare con il colon irritabile. In molti studi si è notato un miglioramento della sintomatologia seguendo una dieta ad esclusione.
Parliamo, in particolare, degli alimenti FODMAP (fermentabili, oligo – di- monosaccaridi e polioli), che contengono un alto quantitativo di zuccheri che provocano un’eccessiva fermentazione delle sostanze nutritive, le quali non vengono assimilate correttamente. I cibi ricchi di FODMAP sono responsabili dei sintomi del colon irritabile, pertanto, è bene escluderli e sostituirli con alimenti poveri di FODMAP. Questi ultimi comprendono in generale qualsiasi tipo di proteina, latte e latticini di origine vegetale e frutta poco matura, preferibilmente acidula (agrumi, frutti rossi, ma anche papaya, cantalupo). Per quanto riguarda invece i carboidrati, è bene privilegiare quelli privi di glutine (riso, patate, mais) insieme a miglio, orzo e grano saraceno. Infine, parlando della verdura per il colon irritabile, è consigliabile preferire quella che non crea molto meteorismo, ad esempio, zucchine, melanzane, cetrioli, carote, rape, ecc.
Vediamo velocemente ora cosa evitare con il colon irritabile. Innanzitutto, occorre eliminare bevande gassate, troppo zuccherate ed alcol. È inoltre importante ridurre quanto più possibile la caffeina. Per diminuire l’infiammazione intestinale è consigliabile consumare cibi conditi con erbe e non con spezie piccanti e cuocere gli alimenti a vapore o in forno, evitando la frittura. Escludiamo anche i legumi (che andremo a reintrodurre più avanti a piccole quantità) poiché è noto che possono causare fastidi a livello gastrointestinale. Se osservata scrupolosamente, la dieta rappresenta uno dei rimedi per colon irritabile più validi ed efficaci.
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Rimedi per Colon Irritabile
Abbiamo più volte detto che una corretta dieta per il colon irritabile gioca un ruolo fondamentale per contrastare i sintomi della colite spastica. Ad essa possiamo affiancare alcuni rimedi naturali per vivere meglio questa sindrome.
Infusi lenitivi e calmanti
Dei rimedi per colon irritabile a portata di tutti sono rappresentati da infusi alla valeriana, melissa, tiglio (nonché la comunissima camomilla). Perché? Perché queste erbe sono in grado di placare i crampi addominali e l’infiammazione, e agiscono soprattutto nel momento in cui la sindrome del colon irritabile ha un’origine psicosomatica.
Semi di psillio per stitichezza
Utilissimi in caso di colon irritabile caratterizzato da stitichezza, i semi di psillo formano una patina gelatinosa e ammorbidiscono i materiali di scarto grazie alle mucillagini di cui sono composti, favorendo un’evacuazione serena. Proteggono inoltre le pareti intestinali infiammate.
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Tisana alla malva per colon infiammato
Anche la malva contiene mucillagini che sono in grado di stimolare la motilità intestinale e ridurre l’infiammazione. La malva, inoltre, è utile in caso di diarrea, riesce quindi a regolare le funzioni dell’organo ristabilendo un corretto equilibrio intestinale.
Aloe Vera
L’aloe vera è uno di quei rimedi per colon irritabile che esercita più funzioni contemporaneamente. Non soltanto riesce a regolare la peristalsi intestinale, svolgendo una funzione antinfiammatoria, ma possiede anche proprietà antibatteriche e lenitive nei confronti di stomaco e intestino. Bere gel di aloe vera riduce il gonfiore addominale e aiuta i processi digestivi.
Fermenti lattici per colon irritabile
Sono fondamentali quando il colon irritabile è accompagnato da alterazioni dell’alvo e della flora batterica intestinale. Dal momento che esistono moltissime tipologie di fermenti, è bene chiedere al farmacista o al medico curante quali siano quelle più adatte a noi.
Alimenti probiotici
Sono definiti probiotici quegli alimenti che contengono batteri buoni per la salute dell’uomo. Si tratta quindi di cibi in cui è presente un certo livello di fermentazione a seguito della quale si sono formati tali batteri. Tra gli alimenti fermentati ricordiamo il tempeh, lo yogurt, il miso e il natto. La loro funzione è la medesima dei fermenti lattici, pertanto il loro consumo è consigliato in caso di squilibri della flora intestinale.
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