Come coltivare lo zenzero in casa? Il procedimento è abbastanza semplice, a condizione che vengano rispettate alcune condizioni essenziali alla crescita e alla sopravvivenza di questa straordinaria pianta erbacea tipica della fascia tropicale e subtropicale. È una specie perenne, appartenente alla stessa famiglia del cardamomo, e originaria dell’Estremo Oriente, che da oltre 2000 anni viene utilizzata per le sue proprietà officinali.
È un potente antiossidante, antiemetico (veniva utilizzato dai marinai contro il mal di mare), stimola la produzione di insulina, favorisce la digestione, disintossicante e un ottimo riscaldante in grado di rafforzare il sistema immunitario a difesa delle malattie da raffreddamento.
Le qualità medicamentose dello zenzero si esprimono al meglio sotto forma di tisana, infuso e sciroppo, magari in associazione al limone e altre spezie al fine di potenziarne gli effetti sul nostro organismo. Ma anche in cucina, questo Supercibo, dall’altissima densità di elementi nutrizionali e dal caratteristico sapore piccante, trova un’ampia gamma di usi, soprattutto nei dolci (torte e biscotti), nei primi e secondi e nelle zuppe.
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Ciò che si utilizza per coltivare lo zenzero in casa, in realtà non è la radice, ma è quella parte sotterranea che si trova fra il fusto e la radice, denominata ‘rizoma’, e che svolge per la pianta la funzione di riserva di elementi nutritivi e per noi rappresenta un’eccellente concentrato di principi officinali completamente privo di controindicazioni al suo utilizzo, se si escludono le eventuali reazioni allergiche ai suoi componenti.
Il rizoma dello zenzero lo troviamo facilmente anche nella grande distribuzione, fresco, candito e in polvere in erboristeria. Ma nonostante le sue origini lontane, possiamo dedicarci alla sua coltivazione domestica dedicando un piccolissimo impegno quotidiano e un ristretto spazio sul nostro balcone, terrazzo, davanzale e anche nel nostro orto, cercando di riprodurre il più fedelmente possibile le condizioni climatiche e del terreno originarie. Vediamo quindi come coltivare lo zenzero in casa e tutti i passaggi necessari!
Come Coltivare lo Zenzero in Casa
La coltivazione domestica dello zenzero richiede alcune accortezze volte a riprodurre il più fedelmente possibile le condizioni climatiche e le caratteristiche del terreno ideali alla sua crescita.
Per coltivare lo zenzero in casa con successo dobbiamo rispettare i suoi naturali spazi vitali, individuando le corrette dimensioni del vaso e il numero di individui da mettere a dimora, miscelare la giusta composizione del terreno, rispettare i periodi di semina e di raccolta e mantenere intorno alle piante il microclima molto umido e luminoso tipico delle zone tropicali e subtropicali. Vediamo allora nei dettagli come fare.
Dove acquistare i semi di zenzero o la radice pronta da piantare?
Nei negozi specializzati in sementi e sul web possiamo trovare, anche se con qualche difficoltà, i semi destinati alla semina. Più facilmente, invece, possiamo utilizzare rizomi freschi da piantare, preferibilmente provenienti da precedenti coltivazioni anche domestiche, oppure quelli reperibili ormai regolarmente presso i reparti orto-frutta della grande distribuzione.
Qual è il periodo migliore per piantare lo zenzero?
Per ottenere i migliori risultati nella coltivazione domestica dello zenzero, il periodo migliore per mettere a dimora i suoi rizomi è compreso fra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, ovvero quel lasso di tempo che nel clima tropicale rappresenta il passaggio dalla stagione secca a quello delle piogge.
Qual è il clima migliore per far crescere bene lo zenzero?
Sicuramente la pianta dello zenzero trova le condizioni migliori di crescita quando riusciamo a riprodurre nella maniera più fedele possibile il clima tropicale originario. La pianta soffre il freddo, pertanto in inverno la terremo in casa. Richiede un microclima molto umido e luminoso, al riparo dalle correnti d’aria e dalla luce diretta del sole. Il davanzale di una finestra che offra queste condizioni potrebbe essere un buon compromesso. Una pacciamatura del terreno potrebbe aiutarci, oltre a evitare le erbacce, a trattenere l’umidità in caso di ambienti particolarmente secchi.
Qual è il terreno ideale per coltivare lo zenzero?
Per coltivare lo zenzero in casa dovremo procurarci alla serra del buon compost, che offra il sufficiente nutrimento alle piantine, da miscelare al 50% con il nostro terriccio in cui sia presente un buon tenore argilloso/sabbioso, in maniera da favorire il drenaggio dell’acqua e evitare ristagni dannosi alla crescita e alla sopravvivenza delle piante.
Quanto spazio serve per coltivare in casa lo zenzero?
Ogni pianta di zenzero per crescere regolarmente deve avere a disposizione almeno 15-20 cm. La pianta sviluppa un discreto apparato radicale, pertanto è necessario utilizzare vasi ampi e anche abbastanza profondi per consentirle un completo sviluppo. Una ciotola di 30-40 cm. di diametro ad es. può tranquillamente ospitare 3 piantine, che con il tempo potranno sviluppare radici ampie e fusti con molto fogliame.
Quando e quanto occorre innaffiare lo zenzero?
Lo zenzero coltivato in casa richiede irrigazioni giornaliere, preferibilmente serali, che mantengano il terreno costantemente umido, evitando tuttavia i ristagni di acqua dannosi. Se ci accorgiamo che l’aria è un troppo secca, possiamo migliorare il microclima nebulizzando di tanto in tanto un po’ di acqua. Infine, verso il termine dell’estate, quando le foglie inizieranno a seccare, diminuiamo l’irrigazione e manteniamo il terreno più asciutto: questo aiuterà la pianta nella formazione del rizoma dello zenzero.
Come e quando si può raccogliere lo zenzero?
Già dopo 4 mesi dalla piantumazione, possiamo tagliare con un coltellino le parti più esterne dei rizomi, ricoprendo poi con il terreno, senza ostacolare la crescita regolare della pianta. Queste parti saranno meno ricche di nutrienti e dal sapore meno deciso rispetto alla spezia che siamo abituati a consumare. Se vogliamo, invece, ottenere dal rizoma tutte le sue proprietà e il suo sapore, dobbiamo attendere il suo completo sviluppo, ovvero 8-10 mesi, quando le foglie saranno completamente seccate e cadute dalla pianta.
A quel punto potremo tagliarne le parti che ci servono e lasciare in vita le piante (sono una specie perenne e continueranno di anno in anno a produrre rizomi) e utilizzarle per i nostri usi officinali e culinari, oppure potremo estrarre le intere radici dello zenzero avendo l’accortezza di conservarne alcuni, i più corposi, per i futuri reimpianti.
Come Coltivare lo Zenzero Passo Passo
Abbiamo visto come e cosa procurarci per coltivare in casa lo zenzero, e quali accorgimenti adottare per garantirci le migliori probabilità di successo in questa coltivazione. Proviamo allora a mettere in pratica tutte queste nozioni apprese e applicarci fisicamente alla coltivazione di questa prodigiosa spezia. Con un piccolo impegno e piccoli accorgimenti otterremo sicuramente grandi risultati.
1. Se abbiamo optato per la messa a dimora di radici fresche di zenzero acquistate in negozio, scegliamo quelli più corposi e che presentano già i germogli bene in evidenza.
2. Ricordiamoci che questi rizomi potrebbero essere stati trattati con inibitori di crescita al fine di impedirne la germogliazione. Lasciamoli allora tutta la notte in acqua tiepida affinché perdano la maggiore quantità di queste sostanze artificiali.
3. Spezziamo i rizomi in 2-3 parti facendo attenzione che per ognuno siano presenti almeno un paio di germogli.
4. Prepariamo il nostro vaso, ampio e profondo, con una miscela 50:50 di compost nutriente e terriccio argilloso/sabbioso, che faciliti il drenaggio evitando dannosi ristagni di acqua.
5. Interriamo le porzioni di rizomi con i germogli rivolti verso l’alto. Sono sufficienti due dita di terriccio per coprirli interamente. La distanza fra i rizomi non dovrà essere inferiore ai 15-20 cm. al fine di garantire lo spazio sufficiente al completo sviluppo dell’apparato radicale e del fusto.
6. Se riteniamo che il nostro ambiente sia troppo secco, procediamo con una leggera pacciamatura. Riusciremo a conservare meglio l’umidità nel terreno.
7. Collochiamo il vaso in un luogo caldo-umido, al riparo dalle correnti d’aria e dalla luce diretta. In estate possiamo anche tenerlo all’aperto, ma all’arrivo delle giornate fredde è indispensabile riportarlo all’interno. Il davanzale di una finestra, o la zona nei pressi di questa potrebbe essere una ottima scelta.
8. A questo punto il nostro compito si limiterà alle regolari innaffiature, atte a mantenere il terreno costantemente umido, ma privo di ristagni. Se decidiamo di coltivare lo zenzero in casa, teniamo presente che questa spezia ha una crescita relativamente lenta, e soltanto dopo almeno un paio di settimane riusciremo a vedere i primi germogli spuntare dal terreno.
9. Siamo dunque arrivati alla raccolta dei nostri frutti. 3-4 mesi sono sufficienti per avere rizomi ancora un po’ acerbi ma già utilizzabili. Ne taglieremo le parti esterne necessarie, ricoprendo con terriccio la parte rimanente. Dopo 8-10 mesi, le foglie seccheranno e cadranno. A quel punto il rizoma è completamente formato e ricchissimo di tutti i suoi peculiari principi nutrizionali.
Possiamo lasciarlo nel terreno e tagliarne le parti che ci servono, lasciando sopravvivere la pianta che continuerà negli anni a produrre rizomi. Se, invece, per i nostri usi abbiamo bisogno di maggiori quantità di zenzero, allora estirperemo le intere piante e conserveremo i rizomi più belli e corposi per il futuro reimpianto e procedere successivamente alla coltivazione dello zenzero in casa.
In questo ultimo caso non avremo necessità del trattamento iniziale in acqua tiepida per eliminare le sostanze chimiche aggiunte.
Abbiamo visto come coltivare lo zenzero in casa e quali sono le accortezze da adottare affinché cresca forte e rigoglioso. Ricordiamo che questa spezia ha moltissimi usi che vanno dalla famosa tisana zenzero e limone fino ad arrivare alla preparazione casalinga di un’efficace sciroppo per la tosse a base di zenzero.