Portulaca: Proprietà e Usi in Cucina della Pianta della Salute

La portulaca è una pianta commestibile che cresce spontanea nei campi, è ricca di Omega 3 e Vitamina C, ha proprietà antiossidanti e pochissime calorie. Vediamo quali sono i suoi benefici, come cucinarla e a quali soggetti è sconsigliato il consumo.

Alcuni la chiamano “porcellana”, “erba dei porci”, altri semplicemente erbaccia. È la portulaca, una pianta che cresce spontanea in quasi tutte le zone temperate e che per anni è stata ignorata a causa della cattiva reputazione di cui gode.

Pian piano sta acquistando fama grazie alle proprietà nutritive che la rendono superiore ad alcune verdure che consumiamo abitualmente nelle nostra alimentazione. La portulaca fa parte delle tante erbe spontanee commestibili che la terra ci regala e che sono ricche di sostanze benefiche per il nostro organismo.

Da sempre considerata una pianta infestante, quale comunque è, la portulaca attecchisce soprattutto nei giardini, negli orti, ma non è difficile trovarla in città, in prossimità di marciapiedi o nelle crepe delle strade. Quest’erba cresce in breve tempo e a causa della sua veloce propagazione nel terreno può essere difficile da eliminare.

La portulaca appartiene alla famiglia delle Portulacaceae; delle numerose varietà che la compongono, due sono quelle conosciute per essere completamente commestibili: la Portulaca oleracea e la Portulaca sativa. Entrambe le varietà hanno le caratteristiche delle piante grasse: raggiungono i 30 cm di altezza, hanno foglie ovali spesse e carnose, e naturalmente, prediligono i climi caldi.

La portulaca presenta dei fiori che crescono sulle sommità dei rami e assumono colori diversi a seconda della varietà. Sia foglie che fiori possono essere utilizzati per la nostra alimentazione, crudi o cotti.

Dal punto di vista strettamente nutritivo l’erba porcellana è ricca di antiossidanti, vitamine, minerali e soprattutto di acidi grassi Omega 3, fondamentali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Le foglie carnose e succulente hanno un sapore che può risultare pungente o acidulo, ma allo stesso tempo leggermente salino. Passiamo ora ad elencare le principali proprietà della portulaca e i suoi usi in cucina.

Portulaca: proprietà e benefici

Quali sono gli effetti benefici che l’organismo può trarre dal consumo di questa pianta? I benefici sono diversi e tutti essenziali per mantenere sano il nostro corpo. Analizziamoli nello specifico:

Elevato contenuto di Omega 3

Si è accennato in precedenza alla presenza di acidi grassi nella portulaca. La pianta è infatti ricca di acido alfa linoleico (ALA), appartenente al gruppo degli acidi grassi Omega 3, che si rivela essenziale nel contrastare il colesterolo cattivo e nel mantenere fluido il sangue, scongiurando il rischio di trombosi.

Oltre a preservare la salute del nostro cuore e del sistema cardiocircolatorio, l’ALA è considerato un importante anti-infiammatorio in grado di prevenire o ridurre malattie croniche come l’artrite. Grazie alle elevate concentrazioni dell’acido alfa linoleico, 350 mg per 100 g di foglie, la portulaca oleracea è un alimento che si consiglia di consumare a coloro che hanno intrapreso un regime vegetariano o vegano, dove il consumo di pesce (notoriamente ricco in Omega 3) è nullo.

Ricca di Vitamina C e antiossidanti

La portulaca presenta un alto contenuto di vitamina C (66 mg per 100g di foglie), vitamina A (4700 mcg per 100 grammi), nonché alcune vitamine del gruppo B ed E, sebbene in minori quantità. Le vitamine A, C ed E sono note per le loro caratteristiche antiossidanti che oltre a garantire il ricambio delle cellule favorendone la produzione, si rivelano importanti nel combattere i radicali liberi, responsabili di alcune forme di cancro.

Ottima fonte di minerali

Insieme alle vitamine l’erba porcellana contiene un gran numero di minerali; tra i principali ricordiamo: il potassio, il ferro, il magnesio e il calcio. Il potassio (494 mg per 100 g) è fondamentale per mantenere la pressione sanguigna entro valori normali grazie anche alla sua azione di vasodilatatore.

Sappiamo inoltre che una adeguata dose di potassio e di magnesio (i cui valori si aggirano attorno ai 69 mg per 100 g di portulaca) aiuta il nostro organismo a risollevarsi dopo situazioni di stress fisico e psicologico. Il magnesio, inoltre, insieme al calcio (quest’ultimo presente in quantità pari a 65 mg) è un ottimo alleato della salute del nostro sistema osseo.

Infine, non si può trascurare la funzione del ferro (2,8 mg) responsabile della produzione di globuli rossi e dell’ossigenazione delle cellule del nostro corpo.

Basso contenuto calorico

La pianta della portulaca può essere inoltre consumata nel caso in cui si voglia seguire una dieta per perdere peso. L’apporto calorico dell’alimento è infatti estremamente basso, meno di 20 kcal per 100 gr, il che ci permette di consumarne anche grandi quantità senza preoccuparci dei chili sulla bilancia.

L’erba portulaca presenta altre fondamentali caratteristiche, fra le quali bisogna menzionare l’azione diuretica e depurativa, che ci consente non solo di eliminare le scorie dal nostro corpo ma anche di depurare il sangue. Svolge poi un particolare effetto vermifugo e può essere adoperata contro disturbi intestinali come la dissenteria, o anche digestivi, legati a nausea e vomito.

Non bisogna dimenticare poi l’essenziale funzione che svolge grazie agli acidi grassi Omega 3, cioè quella di ridurre i livelli di colesterolo elevati, responsabili di numerose patologie a livello cardiaco.

Come Mangiare la Portulaca

La portulaca può essere adoperata cruda, prevalentemente per insalate e contorni, associandola ad altri tipi di verdure, oppure cuocerla con legumi e cereali per farne delle zuppe più corpose. Per queste ultime preparazioni sarà sufficiente cuocere la portulaca in acqua bollente salata considerando i tempi di cottura degli altri ingredienti, in quanto le foglie richiedono davvero pochi minuti per ammorbidirsi.

Possiamo usarla inoltre per arricchire frullati di frutta o verdura ma anche per preparare delle deliziose frittelle o come farcitura per torte salate e quiche. Un altro modo altrettanto gustoso per utilizzarla è realizzare un ottimo pesto con la portulaca, o addirittura impiegarla per preparare degli gnocchi sfiziosi e aromatici.

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Cosa fare invece se si vuole conservare la portulaca? Niente di più semplice. Prima di tutto bisogna lavarla accuratamente, farla bollire per qualche minuto in acqua e aceto, lasciarla asciugare e riporla in vasetti ermetici con dell’olio d’oliva e un po’ di sale.

Portulaca: Controindicazioni

La pianta della portulaca, oltre ai numerosi sali minerali e vitamine, contiene anche concentrazioni di acido ossalico che all’interno del nostro organismo possono causare la formazione di composti solidi che vanno a depositarsi nei reni provocando la calcolosi (i famosi calcoli renali).

Pertanto il consumo della pianta non deve essere esagerato ed è sconsigliato a coloro che soffrono di patologie a carico di tali organi.La portulaca è inoltre sconsigliata per le donne in gravidanza, poiché favorisce la contrazione dei muscoli uterini, il che potrebbe pertanto portare a casi casi di aborti spontanei.

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