Semi di Chia: Controindicazioni e 8 Casi in cui Evitarli

I semi di chia, sono un supercibo ricco di calcio e fibre, aiutano in caso di stitichezza e favoriscono la perdita di peso. Tuttavia presentano delle controindicazioni e non tutti possono mangiarli. Ecco chi deve evitarli e quali sono gli effetti collaterali.

I semi di chia sono ormai un noto “supercibo” di cui si apprezzano le numerose proprietà salutari. Tuttavia, sebbene estremamente utili per mantenerci in salute, non sono esenti da eventuali effetti collaterali, pertanto le controindicazioni dei semi di chia sono rivolte specialmente a particolari tipologie di soggetti che dovrebbero evitarne il consumo.

Questi minuscoli semi hanno un colore bianco o nero e vengono adoperati per arricchire qualsiasi tipo di ricetta, sia essa dolce come un buon frullato, oppure salata, come una zuppa.

Hanno riscosso notevole successo grazie al loro contenuto di nutrienti: sono infatti ricchi di minerali, tra cui ricordiamo calcio, proteine, antiossidanti dalle funzioni antinfiammatorie e anche grassi acidi Omega 3 e 6 che proteggono il cuore e le arterie, evitando l’accumulo di colesterolo. Questo alimento è poi particolarmente noto per il suo contenuto di fibre, che favoriscono un regolare transito intestinale.

Semi di chia: perchè fanno bene?

Li abbiamo accennati prima, ma vogliamo ricordare ed esaminare brevemente quali sono i benefici che possiamo trarre dal consumo costante dei semi di chia, privi di glutine e quindi adatti a tutti.

Combattono la stitichezza: Caratteristica data dall’elevato contenuto di fibre (2 cucchiai ne contengono circa 11 gr) che a contatto con i liquidi creano un gel che favorisce l’aumento di volume delle feci e ne facilita l’eliminazione.

Sono ricchi di calcio: In proporzione, possiedono più calcio del latte e contengono anche il fosforo, elemento fondamentale insieme al calcio per lo sviluppo osseo. Sono utili per combattere e prevenire l’osteoporosi.

Proteggono il cuore: L’azione cardioprotettiva è garantita dagli acidi grassi Omega 3 e 6 e dagli antiossidanti, entrambi infatti si sono rivelati fondamentali per limitare i livelli di colesterolo e abbassare la pressione. Tuttavia, come vedremo a breve, tra le controindicazioni dei semi di chia si sconsiglia di assumerli se stiamo già assumendo farmaci antipertensivi.

Aiutano a dimagrire: Le fibre riescono a garantire un maggiore senso di sazietà, poiché si espandono nello stomaco e riducono la velocità di assorbimento degli alimenti, ritardando il senso di fame. Prevengono il diabete Dal momento che i carboidrati dei semi di chia sono costituiti principalmente dalle mucillagini, esse consentono di controllare i livelli glicemici e prevenire la comparsa di diabete di tipo 2.

Sono energetici: I semi di chia vengono definiti un “supercibo” proprio perché ricchi dei nutrienti più importanti: proteine, lipidi, carboidrati (sotto forma di fibre) e minerali. Ne bastano poche quantità per avere energia a sufficienza per tutta la giornata.

Semi di chia: controindicazioni e chi deve evitarli

Come già accennato, i semi di chia fanno male o sono potenzialmente pericolosi per alcuni individui, per i quali se ne sconsiglia l’assunzione. Vediamo da vicino quali effetti potrebbero causare e i soggetti che devono evitarli.

Peggioramento di diverticolosi

La fibra è uno di quegli alimenti che vengono eliminati dalla dieta di una persona che soffre di diverticolosi, in quanto, sebbene generalmente benefica, in tali soggetti può portare ad un peggioramento dell’infiammazione delle pareti intestinali e dei diverticoli.

Comparsa di diarrea o stipsi

Il consumo di grandi quantità di semi può causare la formazione di gas addominali, che si creano dalla fermentazione dei semi a livello intestinale. Tale fermentazione può essere così eccessiva da portare a diarrea, oppure, se i semi vengono assunti con una quantità di acqua non adeguata, può insorgere stipsi.

Pressione bassa

I semi riescono a abbassare leggermente la pressione arteriosa. Pertanto, chi soffre di ipotensione, oppure chi assume farmaci ipertensivi deve prestare assoluta attenzione all’assunzione dei semi, che potrebbero potenziare gli effetti dei medicinali.

Reazione allergica

Al pari di qualsiasi altro alimento, è possibile che i semi di chia scatenino delle reazioni allergiche in soggetti predisposti, in particolare, a causa delle proteine che contengono. Chi è già allergico ad altri semi o alle noci potrebbe accusare disturbi dal consumo dei semi, tra cui ricordiamo: rash cutanei, difficoltà respiratorie o di deglutizione e fastidi a livello gastrointestinale.

Rischio di soffocamento

Non bisogna prendere alla leggera questo punto. I semi di chia fanno male se assunti con poca acqua, dal momento che aumentano il proprio volume assorbendo fino a 20 volte i liquidi. Pertanto, se consumati senza prima una fase di ammollo o saltati in padella (o in forno) potrebbero bloccarsi nell’esofago e creare problemi di soffocamento.

Emorragie

I semi possiedono di per sé un potere anticoagulante che fluidifica il sangue. Per questo motivo gli individui che assumono antiaggreganti sono a rischio di emorragia, dal momento che i semi potrebbero aumentare gli effetti dei farmaci. Si parla di questo effetto se ingeriti in dosi elevate.

Ipoglicemia

Anche in questo caso, l’assunzione dei semi è sconsigliata a chi segue un trattamento con farmaci ipoglicemizzanti se non dopo il parere favorevole del medico curante. I livelli glicemici potrebbero infatti abbassarsi tanto da provocare crisi di ipoglicemia.

Interventi chirurgici o occlusioni

Tutte le persone che abbiano effettuato da poco un intervento chirurgico che abbia coinvolto lo stomaco o l’intestino devono astenersi dal mangiare i semi di chia. Analogamente, anche i soggetti che hanno un’anamnesi di occlusioni intestinali devono evitarne il consumo.

Ricapitolando: si dovrebbe evitare il consumo dei semi di chia in caso di:

  • Diverticoli
  • Pressione bassa
  • Assunzione di farmaci antiaggreganti e ipoglicemizzanti
  • Operazioni chirurgiche a stomaco o intestino

Tra i possibili effetti collaterali possono verificarsi:

  • Stipsi
  • Diarrea
  • Soffocamento
  • Reazioni allergiche
  • Emorragie
  • Occlusioni intestinali

Semi di chia: quantità giornaliera

Qualora avessimo ricevuto un riscontro positivo dal medico riguardo l’assunzione dei semi, per non incorrere e potenziare gli effetti collaterali e le controindicazioni dei semi di chia bisogna sempre rispettare le dosi consigliate.

Dal momento che si tratta di semi che hanno un effetto notevole sull’organismo umano, è bene procedere per fasi. La dose giornaliera sicura di semi di chia si aggira sui 2 cucchiai, tuttavia, occorre cominciare con piccole quantità, ad esempio 1-2 cucchiaini da aggiungere ai nostri piatti, in modo da capire come il nostro fisico possa reagire.

Se non notiamo reazioni avverse continuiamo gradualmente ad aumentare le quantità. Vogliamo infine ancora sottolineare che, data la particolare natura dei semi, è necessario aumentare l’apporto di liquidi nell’arco della giornata oltre che berli preferibilmente dopo aver effettuato un ammollo in acqua.