Ulcera Gastrica: Sintomi, Cause, Dieta e Rimedi per Guarire

L'ulcera gastrica è una lesione causata da diversi fattori tra cui stress, gastrite o Helicobacter pylori. Si manifesta con sintomi come bruciore e dolore addominale, nausea e difficoltà a digerire e può avere gravi conseguenze se non curata. Ecco gli esami per diagnosticarla e come intervenire con la dieta e appositi rimedi.

L’ulcera gastrica è una lesione delle pareti dello stomaco in cui si è verificato uno squilibrio tra l’azione esercitata dagli acidi gastrici che vengono prodotti e il muco protettivo che riveste questo organo. La lesione colpisce appunto lo stomaco, ma anche l’intestino, in particolare la prima parte di esso, e specialmente il duodeno.

Non è raro che un soggetto venga colpito da un’ulcera allo stomaco e al duodeno contemporaneamente. Infine, è anche possibile che l’ulcera interessi l’esofago, cosa che avviene perlopiù nei casi di reflusso gastroesofageo.

La lesione si forma quando lo squilibrio di cui si accennava all’inizio si protrae nel tempo, e quindi, la stessa fessura scavata dagli acidi non viene trattata.

Sebbene colpisca maggiormente gli uomini verso i 50 anni, ognuno di noi può sviluppare un’ulcera poiché l’azione protettiva del muco che riveste lo stomaco si riduce, come vedremo successivamente, per numerosi motivi: il fumo, una dieta scorretta, lo stress ecc.

È bene pertanto riconoscere i sintomi principali dell’ulcera, tra cui ricordiamo ad esempio dolore e/o bruciore improvviso. Talvolta questi sintomi possono essere scambiati per una semplice gastrite, tuttavia, se persistono occorre sottoporsi a una visita medica.

Ulcera gastrica: sintomi

L’ulcera peptica (o gastrica) è una condizione molto comune nel mondo occidentale che può insorgere per diversi motivi. Perciò risulta fondamentale identificarne i sintomi principali in modo da potere agire in maniera tempestiva ed evitare che le sue dimensioni o la sua profondità aumentino col passare del tempo.

  • Dolore addominale: È uno dei sintomi tipici: il dolore può sorgere improvvisamente e calmarsi dopo pochi minuti oppure addirittura delle ore. Colpisce in genere la parte alta dello stomaco e può essere percepito anche come senso di pesantezza.
  • Bruciore: Può presentarsi insieme al dolore e rappresenta l’irritazione delle mucose a contatto con gli acidi. Viene avvertito principalmente a stomaco vuoto.
  • Nausea: La nausea o i conati di vomito indicano la presenza di un problema a livello gastrico e possono essere una conseguenza di indigestione causata dall’ulcera.
  • Perdita di appetito: Può essere associata spesso alla nausea o a dolore e bruciore intensi.
  • Difficoltà digestive: Tra i sintomi dell’ulcera gastrica non mancano una cattiva e lenta digestione, caratterizzata talvolta da reflusso gastrico e eruttazioni.
  • Gonfiore: Direttamente legato alle difficoltà nella digestione si verifica quando il cibo non è stato scomposto e assorbito in modo adeguato dallo stomaco o a causa della forte infiammazione dei tessuti.
  • Anemia: Se l’ulcera diventa importante e arriva a ledere i vasi sanguigni, comincia a sanguinare. Il sangue è visibile nel vomito oppure nell’eliminazione di feci scure e catramose.

Come diagnosticare un’ulcera allo stomaco

Come già accennato la sintomatologia dell’ulcera può essere confusa in molti casi con una banale gastrite o con il reflusso gastroesofageo. Se uno o più sintomi si protraggono nel tempo è bene chiedere consiglio al proprio medico curante. Quest’ultimo sarà in grado di rassicurarci sulla nostra condizione ed indicarci una serie di esami che confermino la diagnosi di ulcera allo stomaco.

Esistono infatti test e analisi che ci consentono di scoprire immediatamente la presenza di una lesione a livello gastrico: tra i più comuni vi è la gastroscopia, un esame che si effettua in ospedale nel quale viene inserito un tubicino dotato di una telecamera per tutto l’apparato digerente, in modo che il medico possa vedere subito la presenza dell’ulcera.

La gastroscopia consente inoltre di asportare una piccola quantità di tessuto ed analizzarlo (procedura che mira soprattutto ad escludere la presenza di cellule tumorali, anch’esse possibilmente coinvolte tra le cause dell’ulcera).

Altri esami raccomandati sono quelli utili a indagare l’eventuale azione nociva di un microrganismo, l’Helicobacter pylori, che provoca sintomi simili all’ulcera e frequenti gastriti. La presenza dell’Helicobacter pylori viene accertata tramite il cosiddetto “test del respiro”, con il quale si assume per bocca un composto chimico (urea) e successivamente si espira in un contenitore nel quale, una volta esaminato, non deve esservi traccia di urea (altrimenti il test sarebbe positivo). Il batterio può essere anche riscontrato con un esame delle feci o del sangue.

Ulcera gastrica: cause frequenti

I test diagnostici ci consentono di capire il quadro generale della lesione. Tuttavia, per agire tempestivamente e con le cure più adeguate occorre anche scoprire quali sono le cause dell’ulcera gastrica che l’hanno scatenata. Esaminiamole insieme.

  • Helicobacter pylori: Contrariamente a quanto si pensava in passato il microrganismo è in grado di sopravvivere all’ambiente acido gastrico causando infezione ed infiammazione, e, a lungo andare, ulcera.
  • Alimentazione sbagliata: Non è un mistero che un’alimentazione incentrata su zuccheri e grassi possa provocare l’insorgere di problemi digestivi. Il consumo inoltre di cibi che aumentano l’acidità dello stomaco (caffè, cioccolato, spezie piccanti) aggrava la situazione.
  • Abitudini scorrette: Ci riferiamo al fumo e all’alcol. Entrambi sono estremamente dannosi: il primo infatti impedisce la corretta cicatrizzazione dei tessuti, il secondo irrita le mucose aumentando l’infiammazione.
  • Gastriti: Soffrire di gastriti frequenti può facilmente portare all’ulcera gastrica cronica; le gastriti possono essere a loro volta provocate dalle medesime cause dell’ulcera.
  • Uso prolungato di farmaci: Si tratta principalmente di cortisonici e antinfiammatori (FANS). Questi medicinali limitano la produzione di muco protettivo nello stomaco favorendo quindi un’azione maggiore da parte dei succhi gastrici.
  • Stress: Una vita frenetica, priva di serenità e ricca di tensioni costanti lede il fisico, a partire proprio dall’apparato gastrointestinale che non funziona correttamente.

Ulcera allo stomaco: cosa mangiare e cosa evitare

Qualsiasi tipo di patologia o disturbo avvertito a livello gastrico non può prescindere da una dieta adeguata: mangiare ciò che si vuole anche se si sta assumendo una terapia annulla completamente l’azione di quest’ultima e non ci permette di guarire. Scopriamo quindi come curare l’ulcera gastrica partendo dal cibo.

Alimenti concessi

Occorre innanzitutto dire che per avere dei benefici dall’alimentazione bisogna consumare pasti poco abbondanti e leggeri. Gli alimenti indicati sono quelli che riescono a contrastare l’acidità dello stomaco, come i carboidrati: pasta, pane (preferibilmente con poca mollica), cracker o biscotti secchi, insieme a cereali integrali.

Possiamo consumare anche con tranquillità amidi, come le patate, e poi carote, frutta matura (mele, pere) e verdura che non siano aspre e che non contengano semi al loro interno. Preferiamo alimenti facilmente digeribili e conditi con poco olio e sale.

Alimenti da evitare

La lista degli alimenti che vanno evitati comprende tutte quelle sostanze che irritano facilmente lo stomaco e incrementano la produzione dei succhi gastrici. Ci riferiamo quindi alle bevande contenenti teina e caffeina, quelle gassate e zuccherate artificialmente.

Riduciamo o eliminiamo anche gli alimenti speziati e le stesse spezie insieme al sale. In una dieta per ulcera gastrica non è poi previsto il consumo di cibi fritti o di insaccati, cioccolato e salse come maionese e senape. Occorre evitare i semi, i legumi interi e ortaggi come pomodoro, peperoni e cipolla.

Ulcera gastrica: come si interviene

Una volta diagnosticata l’ulcera occorre intervenire nel modo appropriato. Generalmente, il primo passo da compiere è quello di seguire un regime alimentare simile a quello appena visto. Nella maggior parte dei casi il medico o il gastroenterologo prescrivono dei farmaci la cui azione mira a ridurre l’acidità gastrica. Stiamo quindi parlando dei classici antiacidi o degli inibitori di pompa protonica.

Nel caso in cui l’ulcera gastrica sia causata dall’Helicobacter pylori sarà opportuno seguire una terapia antibiotica che debelli questo ospite indesiderato.

Infine, raramente, quando l’ulcera ha ormai entità importante o i suoi sintomi compromettono la qualità della vita quotidiana si ricorre all’intervento chirurgico. Quest’ultimo consiste nella resezione e riparazione dei tessuti danneggiati e viene consigliato soltanto in presenza di complicazioni, come

  • sanguinamento (ulcera sanguinante)
  • perforazione dello stomaco
  • occlusione (gonfiore e infiammazione gastrica impediscono il passaggio del cibo all’intestino)

Ulcera gastrica: rimedi naturali

Nel momento in cui abbiamo la certezza di avere un’ulcera e se quest’ultima si trova ancora ad uno stadio iniziale, è possibile adottare alcuni semplici rimedi che ridurranno la sintomatologia e ci consentiranno persino di guarire.

Liquirizia

Svolge un’azione digestiva e aiuta la cicatrizzazione delle ferite sollecitando la produzione del muco protettivo dello stomaco. Può essere assunta in compresse oppure adoperata sotto forma di tisana a partire dalla radice. Per quanto riguarda le dosi e le modalità di assunzione chiediamo consiglio ad uno specialista.

Tisana alla malva

Altri rimedi per l’ulcera gastrica che svolgono un’azione protettiva comprendono l’infuso di malva. Anche quest’ultima possiede infatti un potere cicatrizzante e sfiammante dei tessuti danneggiati. L’infuso può essere bevuto caldo, facendo macerare un cucchiaio di malva in 250 ml di acqua calda per una decina di minuti, o freddo, lasciando la malva in acqua per circa 4 ore.

Melissa

La melissa ci aiuta a ridurre l’infiammazione e a rilassare la muscolatura dello stomaco. Viene inoltre impiegata per favorire i processi digestivi e contro gonfiore e meteorismo. Come assumerla? Preferibilmente sotto forma di infuso: un cucchiaio di foglie per tazza di acqua calda, 5-10 minuti di infusione ed è pronta per essere bevuta.

Calendula

Anche la calendula viene adoperata come digestivo, contro i dolori addominali e i crampi. Viene consumata con successo in caso di gastrite insieme ad un mix di altre erbe, tra cui finocchio e camomilla: facciamo sobbollire un cucchiaio di questo mix 5 minuti in acqua calda, spegniamo e lasciamo per altri cinque minuti, quindi gustiamo.

Succo di cavolo

Potrebbe essere poco allettante, ma il succo di questo alimento contrasta l’ulcera peptica in modo efficace. Come? Contiene alcuni elementi che favoriscono il processo di cicatrizzazione delle fessure causate dagli acidi e hanno un potere antinfiammatorio. Beviamo il succo centrifugando 4 foglie di cavolo con una carota bollita, insieme a poco infuso di liquirizia.

Nux Vomica

Si tratta di un rimedio omeopatico ricavato dalla medesima pianta che è utile contro le nausee da indigestione, per curare le gastriti, i dolori addominali e il meteorismo. Anche in questo caso il dosaggio va concordato con un naturopata o specialista.